XU LIHZI, Sono una vite che cade

Xu Lizhi (1990- 2014) è stato un poeta ma anche un lavoratore migrante, apparteneva a quella moltitudine di persone che dalla enorme provincia cinese si trasferiscono nelle città come Shenzhen per fuggire la miseria cercando un lavoro, e lo trovano solitamente precario.
Lavorava come operaio alla Foxconn, una società di Taiwan, la più grande fabbrica al mondo di componenti per Iphone e computer, l’insieme dei dipendenti della compagnia, nelle varie sedi sparse nel mondo, supera il milioneduecentomila. La Foxconn serve tutti i principali produttori americani ed europei di dispositivi elettronici, in particolare la Apple. Il suo modello organizzativo è quello delle grandi fabbriche-dormitorio con ritmi e turni che non concedono tregua. Intorno al 2010 questa azienda è diventata tristemente famosa per il numero elevato di suicidi tra i suoi dipendenti, che si lanciavano nel vuoto dai piani alti.
Quando le notizie di questi fatti sono arrivate in occidente, la cosa ha preoccupato le autorità cinesi. Le contromisure per la sicurezza sul lavoro sono state la stesure delle reti di protezione, il governo ha poi costretto l’azienda a procedere con degli aumenti salariali, e nel 2013 è stata concessa anche la rappresentanza sindacale elettiva.
Il 31 settembre del 2014 anche Xu Lizhi si è gettato dai piani alti della Foxconn.
Una poesia terribile, racconta di come il mondo moderno identifica le persone come cose, come se fossimo tutti dentro un “grande oggettivo”, un enorme marchingegno, non intellettuale, ma meccanico, con il valore dell’esistenza che segue la logica predatoria del precambriano.
Una vite cade a terra è come una poesia zen che scorre al contrario, invece dell’illuminazione porta alla luce fioca della coscienza infelice, e infine all’ottenebramento di ciò che è vivo.
Rapporto sulla morte di una nocciolina raggiunge il grado zero della scrittura, dove la forma, come la vita stessa è ridotta al modulo di un flusso procedurale.
Questo poeta sarebbe stato del tutto dimenticato se i colleghi non avessero raccolto e pubblicato le sue poesie, che poi hanno circolato anche in America e in Europa, in italiano ne sono state pubblicate alcune nel volumetto: Xu Lizhi, Mangime per le macchine, Ed. Onorato Damen, 2016. (Giancarlo Locarno)

(Le poesie che seguono sono tradotte da Giancarlo Locarno e sono testi originali trovati su diversi siti cinesi dallo stesso Locarno)


Una vite cade a terra

Una vite cade a terra
in questa notte di lavoro straordinario
cade in verticale, con un leggero “click”
improbabile che attiri l’attenzione di qualcuno
esattamente come ieri
è sempre così, identico ogni notte
ogni volta che qualcuno precipita a terra

09/01/2014
*

Rapporto sulla morte di una nocciolina

Nome del bene: crema di noccioline
Ingredienti: noccioline, maltosio, zucchero in polvere, olio vegetale, 
altre cose 
                                                         [commestibili 
Sale, additivi alimentari (sorbato di potassio)
Prodotto standard num: QB/T1733.4
Come mangiare: direttamente dopo l’apertura
Modalità di conservazione:  conservare in luogo ventilato e asciutto a 
temperatura 
                                                              [costante
In confidenza: si consiglia di congelare
Produttore: Shantou Xiongji Food Co., Ltd.
Indirizzo: B2 Plant, Far East Industrial Park, Beizhong Village, Xinxi 
Town, Longhu District, Shantou 
Telefono: 0754-86203278 85769568
Fax: 0754-86203060
Durata: 18 mesi
Origine: Shantou, Guangdong
Sito Web: 	
www.stxiongji
Data di produzione: 2013. 08. 10
OK mandare fuori

10/08/2013
*

Casa in affitto

Uno spazio di circa dieci metri quadrati
sconcertante e bagnato

un intero anno passato senza vedere la luce
Io qui esisto, mangio, dormo, cago e penso
tossisco, soffro di emicrania, sono nato vecchio, debole, ma non muoio
sotto la luce tetra del crepuscolo, stordito, sorrido e sorrido
vorrei ritornare camminando lentamente, cantare piano, leggere, scrivere una poesia
ma ogni volta che apro una finestra o spingo una porta antincendio
sono del tutto simile a un morto
che apre dolcemente il coperchio di una bara

02/12/2013
*

Emigrare

Io sono  emigrato sulla luna
a te, che mai mi hai considerato,
questa cosa, in apparenza, apre uno scenario illimitato
e attualmente mi procura  un gran mal di testa
devo pensare al mezzo più appropriato per allunare:
una bicicletta, un mezzo pubblico o un’automobile
un aereo o una nave a vapore
un razzo o qualche misterioso segreto di Dio.
Da disperato
francamente 
voglio soltanto raggiungere il cielo
raccogliere un fiore dello Yunnan
 
studiare per assemblare dentro la televisione un enorme sacro cielo.
Ma ora con quattro capriole sono arrivato sulla luna
nel momento dell’atterraggio
inaspettatamente
ho ricevuto un telegramma di congratulazioni dal presidente Xi.
*

Ascensore

Ho camminato per entrare
in una bara verticale
che lentamente si chiude
è  questo il mondo 
ma io e lui 
giriamo su orbite separate

Novembre 2014
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