Rizzi – Biografia


Alberto Rizzi (Arco di Trento, 1956) risiede da sempre nella Provincia di Rovigo ed è attivo professionalmente in poesia dai primi Anni ’90. Secondo Mauro Ferrari – quasi l’unico critico che ne abbia seguito l’attività – è uno dei migliori esempi in Italia di “autore sommerso”: espressione con la quale identifica quegli autori, che vengono ignorati dal sistema della cultura italiano; sistema gestito perlopiù secondo regole mercantili e clientelari. A parte riviste e fanzine italiane e straniere e accanto a una ventina di raccolte autopubblicate (l’ultima delle quali “Derive senza approdi” risale allo scorso anno) vi sono cinque lavori pubblicati da piccoli editori indipendenti e comunque non a pagamento; purtroppo di esse solo “Poesie incitanti all’odio sociale” (uscito per la Puntoacapo Edizioni di Novi Ligure nel 2008) risulta essere ancora reperibile sul mercato. Gli altri (Opera prima: Non voglio morire a Rovigo, Ed. Calusca, 1994; Poesie, Ed. Progetto Siderurgiko, 1998; Piccola trilogia nera, Ed. Criatu, 2000); L’armadio cromatico, Ed. L’Archivio della Memoria, 2000) non lo sono più da tempo. Vi è inoltre una decina di antologie nelle quali è stato inserito; le ultime sono Antologia ecologica minima, che raccoglie un certo numero di liriche il cui tema è il rapporto uomo-natura; realizzata nel 2013 all’interno di una Collana che raccoglie prestigiosi autori a livello internazionale (fra i quali G. Lawless, N. Sakaki, J. Koller), richiedibile presso l’editore: Lato Selvatico – Str. Digagnola n. 24 – Portiolo (MN); Word Poetry Yearbook 2014, realizzata l’anno dopo con fondi UNESCO a Pechino; Una distanza immane, Ed La Linea dell’Equatore 2019. Negli ultimi tempi anche alcuni siti hanno iniziato a dargli spazio; ricordiamo: “I Poetineranti”, “Perigeion”, VersanteRipido”, “Margutte”; e “LaRecherche”, il quale gli ha recentemente pubblicato la raccolta Poesie dell’uccidere in volo (da lui ripubblicata in proprio nel 2015) come e-book gratuito, al n. 208 del proprio catalogo.


Collaborazioni di Alberto Rizzi:


 

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