Mauro Dal Fior è nato a Verona e nei primissimi anni ’70 compone le sue prime poesie in lingua veronese e in italiano. Scrive testi teatrali, alcuni rappresentati a Verona. Partecipa come attore nei gruppi teatrali La Barcaccia e Teatro Perché diretti da Giorgio Totola. Dal 1981 gli esperimenti di poesia concreta e lo studio delle Avanguardie Storiche (Futurismo-Dadaismo-Surrcalismo) che lo portano verso la “Poesia Totale”, cioè verso una poesia-altra che si può fare con il suono/rumore (poesia sonora), con l’oggetto, il quadro, l’installazione (poesia visuale), con il gesto e con il corpo (performance, body-art). Questo genere di arte occuperà poi tutti gli anni a venire in un continuo work in progress che lo porterà a partecipare a mostre di poesia visuale e mail-art in Italia ed all’estero, rassegne e festivals di poesia sonora e di arti performative. Partecipa a varie mostre collettive di poesia visuale tra le quali la personale Un po’ e siArte presso l’ex-Arsenale di Verone nel 1996 e la grande collettiva 1897-1997. Dal colpo di dadi alla poesia visuale al Palazzo della Ragione di Mantova nel 1998 a cura di Enrico Mascelloni e Sarenco. Partecipa a festivals e performances varie di poesia gestuale a Roma con il gruppo di poesia sonora II Dolce Stil Suono e come “one man show” a Padova, Mantova, Feltre, Rovereto. Collabora alla trasmissione Audiobox di Rai3. Presenta inoltre vari recitais di poesia del ‘900 con musicisti di jazz e contemporanea in librerie, teatri, circoli e scuole. Presenta i Cabaret di Poesia sul Futurismo e sul Dada.
Collaborazioni di Mauro Dal Fior: