JAVIER JOSÉ RODRÍGUEZ VALLEJO, El conde Friedrich Von Hardenberg Novalis

«Cuando veas un gigante, examina antes la posición del sol; no vaya a ser la sombra de un pigmeo». El poeta es un filósofo que percibe los detalles de la naturaleza (es un inventor de mejores mundos), se puede pensar que el valor del pensamiento se encuentra en los sentimientos.

Novalis decía: «La poesía es el héroe de la filosofía», dando a entender que los filósofos encuentran en la lírica una herramienta de trabajo, es decir, es el arte de escribir las emociones, un sentimiento de darle vida a los pensamientos.

El conde Friedrich Von Hardenberg Novalis, fue un célebre escritor alemán, se distinguió por la pasión y su interés sobre el pensamiento filosófico, era de esas personas que sabía captar la belleza de la vida (instantes que en ocasiones disfrutamos y pasan desapercibidos), esa lucha que los humanos tienen por alcanzar los sueños e ilusiones.

El éxito del escritor se encuentra en la riqueza de la narrativa, misma que se puede sustentar en la buena observación de la naturaleza, en ese sentido el escritor Novalis, era de esas personas que meditaba en la soledad de sus días (sentado en su sillón), momentos de lectura y meditación en tranquilidad, captaba el valor de los momentos.

Novalis fue un poeta romántico, dice: «Nuestra vida no es sueño, pero tiene que volverse sueño y quizá llegará a serlo». Es una sentencia que dibuja la personalidad del escritor, sus fragmentos son retratos de una época marcada por la ruptura, los escritores se preguntaban ¿qué es la vida?, la profundidad de sus interrogantes los conducía a respuestas que daban sentido de vida.

Novalis argumentaba que el cosmos o la esencia de la vida se encuentra dentro de nosotros mismos, dando a entender que cada persona es responsable de labrar su propio destino.

Manifiesta que los dolores que sufre la humanidad deben ser soportables, aconseja que las personas debieran buscar el equilibrio en su vida, una forma de encontrarse con uno mismo, que los conocimientos se transformen en sabiduría, dando a entender que lo anterior debiera ser la discursiva de toda bella época, sus ideas siguen tienen vigencia en pleno siglo XXI y son aplicables a las sociedades que buscan mejor vida.

Novalis (2 de mayo de 1772, Wiederstedt – 25 de marzo de 1801, Weissenfels). Descendiente de una familia noble, estudio en diferentes Universidades de Alemania, ahí en su etapa académica conoció a distintos intelectuales como Schiller y Hölderlin, entre otros. Fue admirador del bardo inglés William Shakespeare.

NOVALIS, Gérmenes o Fragmentos, en la versión española de J. GEBSER, bajo el sello de la editorial Renacimiento. Es un libro sencillo de leer, pero difícil de comprender a primera lectura por la profundidad del tema.

Después de leer a Novalis me parece que los intelectuales del nuevo siglo deberían estar atentos (con sus cinco sentidos), a las trasformaciones que se están produciendo, pero ser partícipes de los cambios culturales, sin perder la esencia revolucionaria, esa que poseen los luchadores incansables, tampoco dejar de añorar mejores tiempos.

El pensamiento estridente del escritor Novalis, enseña que la rebeldía no se debilita ante la desacreditación, prueba que los intelectuales poseen en el interior de sus pensamientos el fuego de la revolución, ideas que cultivaron personajes como el clérigo Morelos para consolidar la Independencia de México, misma que continuo Juárez para separar la religión del Estado, y los sueños de Madero para democratizar el país con su lema de la «No Reelección». (articolo concesso dall’amico Rodríguez Vallejo, tratto da «El Diario de Coahuila», Saltillo – Mexico, 20 marzo, 2018).

 

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JAVIER JOSÉ RODRÍGUEZ VALLEJO, Il conte Friedrich Von Hardenberg Novalis

 

«Quando vedi un gigante, esamina prima la posizione del sole; non sarà l’ombra di un pigmeo». Il poeta è un filosofo che percepisce i dettagli della natura (è un inventore di mondi migliori): si può pensare che il valore del pensiero si trovi nei sentimenti.

Novalis diceva: «La poesia è l’eroe della filosofia», dando a intendere che i filosofi trovano nella lirica uno strumento di lavoro, cioè l’arte di scrivere emozioni, un sentimento che dà vita ai pensieri.

Il Conte Friedrich Von Hardenberg Novalis, è stato un celebre scrittore tedesco, si è distinto per la passione e per l’interesse del pensiero filosofico; era uno di quelle persone che sapeva cogliere la bellezza della vita (momenti che a volte ci divertono e passano inosservati), quella lotta che gli umani hanno per raggiungere i sogni e le illusioni.

Il successo dello scrittore si trova nella ricchezza della narrativa, l’unica che si può sostenere nella buona osservazione della natura; in questo senso lo scrittore Novalis era una persona che meditava nella solitudine dei suoi giorni (seduto sulla sua poltrona), momenti di lettura e meditazione in tranquillità, immortalando il valore dei momenti.

Novalis è stato un poeta romantico. Affermava che «la nostra vita non è sogno, ma deve diventare sogno e forse arriverà ad esserlo». È una sentenza che disegna la personalità dello scrittore, i suoi frammenti sono ritratti di un’epoca segnata dalla rottura; gli scrittori si chiedevano: cos’è la vita? La profondità dei loro interrogativi li conduceva a risposte che davano senso alla vita.

Novalis sosteneva che il cosmo o l’essenza della vita sono dentro di noi, facendoci intendere che ogni persona è responsabile della designazione del proprio destino.

Afferma che i dolori di cui soffre l’umanità devono essere sopportabili, consigliando alle persone di cercare l’equilibrio nella loro vita, un modo per incontrarsi con se stessi, che le conoscenze si trasformino in saggezza, sottintendendo che quanto sopra dovrebbe essere alla base dei bei tempi; le sue idee restano valide anche nel XXI secolo, applicabili alle società che cercano una vita migliore.
Novalis (Schloss Oberwiederstedt, 2 maggio 1772 – Weissenfels, 25 marzo 1801), discendente di una famiglia nobile, studiò in diverse università della Germania, nella sua fase accademica incontrò diversi intellettuali come Schiller e Hölderlin, tra gli altri. Era un fan del bardo inglese William Shakespeare.

Germi o frammenti, nella versione spagnola di J. Gebser, pubblicato dalla casa editrice Rinascimiento, è un libro semplice da leggere, ma difficile da comprendere a una prima lettura per la profondità del tema. Dopo aver letto Novalis mi sembra che gli intellettuali del nuovo secolo dovrebbero stare attenti (con i loro cinque sensi) alle trasformazioni che si stanno producendo, ma essere partecipi dei cambiamenti culturali, senza perdere l’essenza rivoluzionaria, quella che possiedono i combattenti instancabili, non smettere di desiderare tempi migliori.

Il pensiero stridente dello scrittore Novalis insegna che la ribellione non si indebolisce davanti al rogo, provando che gli intellettuali possiedono all’interno dei loro pensieri il fuoco della rivoluzione, idee coltivate da personaggi come il chierico Morelos per consolidare l’indipendenza del Messico, come Juarez che ha lottato per separare la religione dallo Stato, e il sogno di Madero di democratizzare il Paese con il suo motto della “non rielezione”.

(traduzione dallo spagnolo di Giorgio Moio).


 

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