Anna Maria Scopa, nota su Facebook con il curioso e fantasioso pseudonimo Annawrite Annamaria Major, approda all’opera prima con una silloge poetica suggestiva e densa di spunti interessanti. Dove nevicano le viole, testimonia certamente un sentire singolare nell’odierno panorama poetico, non tanto per l’invenzione di un linguaggio, un utilizzo particolare della punteggiatura o per un simbolismo originale, quanto per una forma in verso libero pregna di musicalità e nel complesso assai coinvolgente. Il tessuto sonoro che ne scaturisce è sinuosamente rarefatto, avvolge momenti melodici che alludono a motivi vagamente infantili e dai toni favolistici per lo più quasi estranei alla tradizione poetica italiana.
Anna Maria Scopa si porta lontana dal rappresentare temi sociali, la sua non è una voce politica o “impegnata”: la poetica si focalizza su una ricerca tutta incentrata sui sentimenti ai quali si accompagnano figure semplici in maniera piuttosto frequente. Spesso si invocano i fiori, la poesia, i petali, la musica e tanto altro lessico che a questi termini si richiama implicitamente o esplicitamente, il tutto ruotato in un caleidoscopio piuttosto fluido, il cui movimento appare in grado di generare una magnifica finzione poetica, un espediente nel quale il lettore si lascia facilmente affascinare, penetrato da un linguaggio semplice e fruibile, ma mai banale. Un trastullarsi esistenziale che fa presa attingendo al materiale onirico. Il fascino delle atmosfere e il mistero della mistificazione costituiscono un terreno fertile per una poesia che ama nascondere e mostrarsi solo in rarissimi momenti. In questo incanto di melodie, echi fantasiosi e rimandi al passato ci si distingue poco per le tematiche e si vira piuttosto sul dato emozionale presentato in varie declinazioni.
Un libro che potenzialmente potrebbe catturare l’attenzione anche di coloro i quali non sono amanti della poesia, abbracciando ampie fasce di lettori, dagli adolescenti agli adulti.
Anna Maria Scopa Dove nevicano le viole Letteratura Alternativa Edizioni, 2017, pp. 124