Sergio Pasquandrea è nato a San Severo (FG) nel 1975. Dai primi anni Novanta vive a Perugia, dove insegna Lettere in un liceo. Dal 2007 al 2015 ha inoltre lavorato come ricercatore nel campo della Sociolinguistica.
Nel 2014 è uscita la sua prima silloge, intitolata Approssimazioni (Pietre Vive/iCentoLillo) seguita da Oltre il margine (Fara, 2015) e Un posto per la buona stagione (Qudu, 2016). Nel 2017 è apparsa la seconda edizione, riveduta e ampliata, del suo primo libro, intitolata Approssimazioni e convergenze (Pietre Vive). Di prossima pubblicazione, presso Lietocolle, un nuovo volume intitolato Sono un deserto.
Ha inoltre pubblicato due plaquette: Topografia della solitudine (in “Pubblica con noi”, Fara 2010; seconda edizione, come e-book e audio-libro: Pietre Vive, 2017) e Parole agli assenti (in “Contatti”, Smasher 2011). Suoi testi sono stati stati pubblicati su diverse riviste, blog letterari e antologie.
Lavora inoltre come giornalista e critico musicale, specialmente in ambito jazz; ha pubblicato nel 2014 il volume di racconti Volevo essere Bill Evans (Fara) e nel 2015 il saggio Breve storia del pianoforte jazz. Un racconto in bianco e in nero (Arcana Editrice). In preparazione, per l’editore EDT, un saggio dedicato al pianista Brad Mehldau.
Collaborazioni di Sergio Pasquandrea: