ROSARIA DI DONATO, Alejandra es aqui’ di Franca Alaimo

C’è nella poesia di Franca Alaimo un afflato profondo con l’umanità intera, una sensibilità straordinaria che le consente di fondersi con l’interiorità altrui; la capacità di immedesimarsi completamente con le persone che incontra siano esse Maria o AleJandra per esempio. L’empatia si afferma come tratto saliente del suo dettato poetico e del suo essere donna ed è per questo che i suoi versi si possono considerare spirituali e sublimi, autentiche storie di anime. Non il racconto o la narrazione, ma la presenza viva e concreta di persone (il poeta e l’altra), il combattimento quotidiano, la lotta per la vita o per la morte in ogni istante. Alejandra è la bambina dall’infanzia negata e la poetessa del silenzio, donna ossimorica e paradossale che si aggrappa alla parola poetica come itinerario esistenziale di un percorso biografico accidentato e sconnesso che si placherà solo nella morte, nell’abbraccio con il nulla che le covava dentro da sempre e che precocemente si materializzerà nella sua vita segnata, come tante, dal dolore di vivere una realtà inappagante, menzognera, che soffoca il canto. Bisogna medicare il mondo, disse Alejandra,/ Creare ancora dolci legami tra la terra e il cielo./ (pag. 52)… fu così che decise di vivere per la poesia, nella poesia e in nessun luogo del mondo, ma solo nella meta-realtà della parola, che per la Pizarnik era Tutto.

Franca Alaimo entra in questo gioco con delicatezza e convinzione e condivide il destino della sorella-poeta senza sovrapporsi ai suoi versi, ma continuandone il metro e l’essenza, condividendone il respiro, la lacerazione tra realtà e utopia. Poetesse dell’ombra che sembrano chiamarsi a vicenda mentre nuotano nell’oscuro fiume della vita in cui risuonano i loro nomi oltre il tempo, oltre la volta celeste, nel profondo mare della creatività che irrora l’arte con il sangue delle loro vene, con la passione del loro esistere, che confluisce in un lirismo puro surreale e fecondo. Franca e Alejandra sono due poetesse Allo specchio (pag. 44), due frammenti di vetro (pag. 28) che gioiscono nel riflesso reciproco condividendo trasgressioni, desideri, orfanezze. Alejandra es aqui’ è un Cantico d’Amore intriso del profumo di fiori che non appassiscono: versi tesi come corde protese verso un approdo di luce baluginata, non raggiunta, ma agognata, sognata nell’altrove poetico.

Le due poetesse viandanti in cerca di parole sempre nuove che possano esprimere l’impeto della poesia e la bellezza della natura in cui si immergono profondamente quasi a ristorare tutte le cellule del loro essere, si con-fondono in un sentimento panico che tutto abbraccia e tutto vivifica, quasi a ri-creare il mondo. Il chiarore delle stelle illumina i loro visi notturni e accende di trepidazione i loro canti forieri del vero: Il lutto e la vita e starsene abbracciati, così, senza rimorso. (pag. 46). Angeli popolano i versi di Alejandra e di Franca e come messaggeri del fuoco 1 incendiano le loro anime in ascolto: «Intanto, ricordati di non lasciare spiragli, serra forte le palpebre/ Fino al miracolo dell’angelo che verrà a bruciarci con carboni ardenti./ Solo allora potremo ascendere in paradiso, tra i campi luminosi/ Di lillà ed ascoltare silenziosamente, noi silenziose, il Silenzio» (pag. 62).

Roma, 28/01/2018

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1 F. Alaimo, Il messaggero del fuoco, Palermo, 1999.

Franca Alaimo

Alejandra es aqui’

Editorial de lo Imposible, Genova, 2010, pp. 101

 

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