MARIANO CIARLETTA, Parole

Dichiarazione poetica

La poesia è il luogo del vissuto, essa ci tange in ogni punto delle nostre azioni e ci spinge, ripetutamente a commentare, riflettere e talvolta rimpiangere i nostri passi. Cosa succede, dunque, quando i passi diventano pesanti? Quando le grida soffocano la verità e fanno fatica ad uscire a “trasmettere”? è qui che, inconsciamente, si inizia, forse, a fare poesia. I versi dunque sono il collante d’ebano, il foglio bianco una cartina intatta con dei percorsi da descrivere, raccontare. I versi partono e, inevitabilmente, spingono la nostra persona, il nostro io interiore a fare i conti con la realtà pratica delle cose ed è a questo punto che la poesia non diventa più ostentazione di apparenza, ma reale confessione del io e confina in una cristallizzazione di ciò che abbiamo fatto, che facciamo e che forse vorremo fare.

– Credo nell’essenzialità poetica del messaggio, quello che ti scuote e ti invoglia a saperne di più su quell’autore che parla, che tinge di nero i suoi pensieri e che tocca in alcuni punti il tuo vissuto e confido, dunque, nella “poesia dell’intreccio” che è formata da legami invisibili e condivisioni di esperienze. Ma, in tutto ciò sento la poesia non come verità assoluta, ma pratica, pratica continua di ciò che potremmo apprendere, che abbiamo già appreso e che, con probabilità, non apprenderemo mai: il frutto dei nostri errori, della nostra presa di coscienza e della nostra maturazione.

Da qui nasce il mio tentativo di fare poesia, in punta di piedi e nel silenzio. Mi basta poco, un foglio bianco, una penna e ciò che la vita ha impresso sulla mia pelle e nei miei occhi e che rende dunque, il mio messaggio, una semplice condivisione di momenti, di sprazzi e relazioni portate avanti in questo sentiero che tutti noi imbocchiamo, i versi sono sia un completamento che una sostituzione quando al voce è stanca, ma sono anche un mezzo di incontro, condivisione e di guarigione dell’anima.

*

Parole

Vorrei capire
Come togliere piombo alle parole
ma ne aggiungo dell’altro
inconsciamente.
Pesa anche questa stanza
Con le sue ombre,
farò guerra al silenzio
Così che mi ascolti.

 

Fantasma

Ci ritroviamo lì
all’insegna bianca
alle otto in punto.
Ti chiami Amir,
il sorridente.
Vedo il tuo essere fantasma
nei pantaloni bucati
in un barcone,
in un confine,
il nulla.
La signora grassa passa,
ti getta pochi spiccioli e va via,
lei non guarda negli occhi
e non sorride più.

 

Scheletri

Ho chiesto di guardare il mare
e tu contavi le onde
racchiudendo granelli
in clessidre di ferro
colme della cenere
dei tuoi scheletri.

 

Oltre

In un’altra vita
capirai come le parole hanno un male
tutto loro; uno schema senza contorni
e che quando partono dalle labbra,
assumono un carattere, la tua volontà.
Di parole ne conservo e sono tue; tutte.
Sono nel Tempo, accanto Memoria
oltre la tua volontà che stagna come palude.
Forse in un’altra vita imparerò
E ne percepirai il peso, tra palmo e iridi
avremo una seconda opportunità
E sarò a tre passi dietro di te
Senza catene.

 

Laccio

Nutro equilibri di silenzio
Tra il laccio che stringe
e questo mio non vivere.

 

Sangue e metallo

Pregherò la mia corazza di esserci
quando avrò perso le molliche
e il sentiero sarà di piombo
dove l’acqua ha un suo rumore
e la pace ha lasciato gli abissi
pregni di sangue e metallo.
Pregherò di continuare a cercarmi
tra un’onda
e un non ritorno.

 

Repellente

Non volevo essere di cemento
ma di silenzi e impeti
poi la vita mi ha costretto a danzare
e sono diventato superficie scivolosa – repellente –
Ora sono un altare,
ora una parete imbrattata da altri
una torre che vede tramonti senz’alba.
Fabbrica di domande,
nulla.

 

Di notte

Di notte parlo al mio fantasma
al lato sinistro del letto, tra spigolo e inferno
cavando risposte da lingue mozze
mi accontento dei gemiti regalati a fatica
Anche loro hanno un peso, l’oro del rifiuto.
Al mattino le domande fuggono,
i fantasmi tornano ai loro altari di svago
e le lingue ricrescono dove il terreno è più verde.

Poesie inedite , 2018


Biografia di Mariano Ciarletta


 

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