FRANCESCO ONORATO, I percorsi dell’ignoranza: l’abbraccio di Kairòs

LETTURE – RILETTURE


L’essere e non l’emozione è il tema, il filo conduttore delle poesie dell’autrice. Non si tratta di un libro di memorie ma di dettagli.

Sentita telefonicamente, Lucia mi conferma che non racconta di esperienze personalmente vissute, tranne per alcune liriche, è l’immaginazione del dettaglio a prendere vita. Dettaglio che può essere rappresentato da un fotogramma visto su un cartellone pubblicitario, la linea di un collo, il suono di una voce. Ogni cosa diventa motivo di scrittura e in quello spazio di immaginazione attiva, la “cosa” si anima attraverso la parola.

E la parola usata ha la spontaneità di quella di un bambino dopo un silenzio, quando si ferma a riflettere e piega la testa, proprio come fanno gli animali quando ti osservano, e la riflessione che segue congela il tempo.

La condizione della vita descritta è talmente reale e presente da sembrare alterata, si ha la sensazione di essere trascinati fuori da Kronos e di trovarsi tra le braccia di Kairòs che ti rassicura che il momento è sempre quello giusto:

I percorsi dell’Ignoranza

 Mente in fioritura nel sorriso di un bambino.
Pelle lacerata dalla rugiada
che le ricorda “Tu sei casa!”
Farsi piccoli piccoli per far spazio
al vuoto che avanza.
Vedersi come in una foto in negativo,
lievi i contorni di luce,
ti confondi con lo spazio nero.
Incurvarsi sotto il peso della ricerca
come in miniera un minatore.
Toccare la terra con il viso.
Perdere le ossa.
Cambiare in mollusco senza gravità.
Ascoltare cuore e cervello
suonare la stessa sinfonia di bassi.
Guardare al passato con gratitudine,
pensare al futuro con la promessa
di imitare dal Sole l’Amore.
Essere ovunque e Uno, finalmente.

“I percorsi dell’ignoranza” ha la capacità di forgiare un nuovo terreno, una strada luminosa, è un libro privo di sentimentalismi ma con la capacità di provocare una profonda risposta emotiva.

I percorsi che attraversiamo grazie alla poetessa, sono come acqua: mi sono sentito come Ulisse nelle sue avventure, ora approdiamo in terre di dolci amori, ora tra le grinfie di qualche oscura creatura, ora ci godiamo il viaggio in uno stato di sacra quiete. La scrittura di Lucia, in questa sua prima silloge, è mitica, realistica, antica e moderna insieme, è l’unione degli opposti.

Un gran bel viaggio, insomma, in attesa, fermo alla soglia, del prossimo appuntamento.

 

Lucia Lo Cascio
I percorsi dell'ignoranza
Porto Seguro Editore, 2020, pp. 112

Biografia di Francesco Onorato


 

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