CARLA BERTOLA, «Offerta Speciale». Ricettario di Poesia Internazionale

Nel 2018, la nostra rivista compirà 40 anni e ancora prosegue e persegue un sogno che continuamente vuole rivisitare e reinventare con cocciuta perseveranza. Nata come una scommessa, con poche risorse economiche e mezzi tecnici elementari proponeva ad un prezzo accessibile e quasi provocatorio, alla maniera delle offerte speciali del nascente consumismo, il prodotto poesia. Poesia esclusivamente inedita, contemporanea, che esprimesse la ricerca in corso. Naturalmente doveva piacere a noi per poterla proporre a chi fosse in grado di condividere il nostro orientamento, espresso senza editoriali o proclami, convinti che bastassero i testi pubblicati a parlare. Essendo noi stessi autori, conoscevamo bene quanto sia frustrante dover aspettare anni per avere un testo pubblicato, specialmente quando si è giovani. Per questo abbiamo sempre cercato di pubblicare tutti i testi prescelti nei primi numeri in uscita. All’inizio non si riusciva sempre a pubblicare due numeri per anno, eravamo aperiodici.

Cominciamo con ordine, dall’inizio appunto. Era l’estate del 1977, quando Alberto ed io visitammo la libreria di Ian Robinson a Londra. Una piccola libreria molto particolare, con un gran numero di piccole riviste e libretti di poesia. Fu lì che, rivolta ad Alberto dissi: «Voglio fare una rivista», proprio come si dice «voglio fare un figlio». Fu così che non feci mai un figlio ma facemmo una rivista: Aprile 1978 anno I numero I (nove mesi dopo?!). In prima di copertina, creata da Marco Pollieri, appariva solo il nome «Offerta Speciale», inserito in un disegno postfuturista. Nella seconda di copertina, in alto a sinistra: Rivista di Poesia In Offerta Speciale da parte di Carla Bertola & Alberto Vitacchio. Sto proprio ora sfogliando il primo numero e noto che le poesie che portano una data sono state scritte nel ’77 e ʼ78, quindi fresche, freschissime. In questo primo numero non appaiono ancora testi di poesia visuale ma, accanto a 12 autori italiani, troviamo quattro poeti inglesi (tradotti da Vitacchio), tra cui lo stesso Ian Robinson, inconsapevole complice della nostra avventura editoriale. Il tutto era contenuto in 32 pagine in b/n formato 21,5×16 copertina in cartoncino colorato. Stampata a Torino, come supplemento di Stampa Alternativa, reg. trib. Roma 14276, così si leggeva in terza di copertina. In vendita al prezzo-scommessa di L. 500, cifra che allora, risultava appetibile.

Era nata! Il secondo numero uscì in agosto con le stesse caratteristiche, ma la copertina era disegnata dal pittore Paolo Pollini di Cesena, e rimase uguale fino al n. 5. Nel n. 3 comparivano alcune poesie visuali che via via si intensificarono nei numeri successivi. Il colpo grosso del numero 5, è costituito dalle due pagine di Charles Bukowski, introdotte da una breve missiva e ornate da uno dei suoi simpatici disegni. La lettera è datata 9.20.1979, anno in cui Bukowski non era ancora stato pubblicato in Italia. Vitacchio, americanista, conosceva bene il suo lavoro e a Los Angeles lo cercammo tramite il suo amico Gerald Locklin ma purtroppo lo scrittore era partito per la Germania a presentare un suo libro. Nel numero 10 pubblicammo altre due sue poesie, poi non avemmo più contatti con lui, ma quando morì ripublicammo un suo testo con l’indicazione (maggio 1994). I numeri si susseguivano quasi regolarmente, ma nel frattempo la testata era diventata «Offerta Speciale». Ricettario di Poesia Internazionale.

Per qualche anno le riviste non portarono più numero, per una strana legge burocratica di cui non ricordo i termini, ma cominciarono ad avere un sottotitolo di ispirazione gastronomica “Torta da indovinare”, “Plume-cake”, “Spuntino notturno”, “Le gioie della Mensa”. Naturalmente questi titoli non hanno mai caratterizzato il contenuto, ma la copertina riproduceva vecchie cartoline in tema, spesso pubblicità di prodotti, private dei riferimenti espliciti. A proposito di Pubblicità, ci tengo a precisare che non abbiamo mai avuto sponsor commerciali, e nemmeno contributi di alcun genere. L’unica pagina “pubblicitaria” è quella che dall’89 pubblichiamo per l’Arte Fiera di Bologna, in cambio di un desk stampa durante la Fiera. Nel 1984 dedicammo un numero speciale ad Arthur Pétronio, poeta, musicista, critico belga, iniziatore della verbofonia, deceduto l’anno precedente. Questo numero, curato da Sergio Cena, ebbe molto riscontro in Francia e in Belgio dove Pétronio è maggiormente conosciuto.

A Torino organizzammo una mostra di suoi lavori all’Unione Culturale. Questa sede fu anche per alcuni anni luogo degli incontri periodici di poeti di Torino e dintorni, da noi organizzati negli anni ’80. Più tardi ci spostammo in un bar di corso Palestro e qualche riunione fu organizzata al Centro “L’Uovo” in via San Domenico, altre volte ci si trovava in casa dell’ uno o dell’altro a leggere i nostri testi e discutere (spesso molto animatamente). Erano anni molto vivaci e le serate di poesia erano organizzate ovunque nella città e in provincia.

Col tempo passò la moda anche se alcuni irriducibili continuarono su questa strada, e anche ora vi è sempre “un ricambio” di volenterosi. Intanto nella nostra rivista, che ora aveva 56 pagine (dopo qualche exploit di 64), confluivano sempre più autori di poesia verbovisuale e sonora dei quali pubblicavamo partiture o schemi di esecuzione delle loro performances. Nel 1984 nacque Busta Sorpresa, un contenitore di opere di poesia visuale eseguite manualmente da 10 artisti in 60 esemplari che affiancava annualmente la rivista. Questa operazione, che tuttora prosegue, preludeva alla grande svolta del 1989. Dal numero 3, duecento copie di ogni numero contengono 5 opere originali di artisti visuali. Occorre però fare un passo indietro per dire che il 27.2.88 veniva registrata, presso il Tribunale di Torino, la Casa Editrice Carla Bertola, dando inizio ad una nuova serie di pubblicazioni semestrali (direttore responsabile Delfino M. Rosso), si ripartiva quindi dal n° 1, pur mantenendo i sottotitoli gourmands. In seconda di copertina appariva l’indicazione  “Semestrale di poesia e arte multimediale.

Il nascere della nuova  rivista venne festeggiato con un progetto di Mail Art che invitava i collaboratori mailartisti ad esprimere un omaggio ai nostri primi 10 anni. Ad ottobre uscì il numero speciale “ Mail Art project” con 146 interventi provenienti dai quattro continenti. La copertina porta la firma di Giorgio Nelva. In dicembre, tutte le opere furono collocate in una Mostra, con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura di Torino, in una sede pubblica di Grugliasco, alle porte di Torino, con grandi festeggiamenti. Dieci anni sembrano già tanti, poi si arriva a venti, e sembrano tantissimi, ma a trenta non si può che andare avanti senza fare troppo rumore. Tanti anni trascorsi seguendo l’impulso per nuovi progetti. Nel 1988, una circolare chiedeva ad artisti del libro di inviare una loro opera che sarebbe stata catalogata nella costituenda collana “Libri da Autore”. Il primo nucleo fu esposto nel nostro stand all’Arte Fiera di Bologna nel gennaio 1989, e a maggio organizzammo la prima mostra a Torino allo Studio Laboratorio.

Da allora si sono susseguite mostre in varie sedi pubbliche e private in Italia e all’estero, spesso con opere di pochi artisti, altre volte con la quasi totalità della collezione che al momento attuale supera le 300 unità. Si tratta quasi esclusivamente di libri unici (o in esemplari limitati e numerati), tutti eseguiti manualmente dagli artisti. Tra le mostre più recenti, ricordo ad ottobre 2008 alla Biblioteca comunale di Vinovo, vicino a Torino, mentre le Biblioteche Civiche di Torino ci hanno ospitati due volte con i libri e con una rassegna internazionale di riviste.

Sempre parlando di libri, nel 1992 creammo la collana “Cairns”, piccoli libri eseguiti a mano in numero limitato (10-20-25 copie). Sul momento il progetto suscitò molto entusiasmo ma poi svanì al n° 15. All’Arte Fiera di Bologna torniamo puntualmente ogni anno con tutti i numeri della rivista (le valigie diventano sempre più pesanti) e qualche supplemento: “Busta Sorpresa”, “Cairns” e il più recente “Visual Poetry” dal 1998. Quest’ultima collana comprende monografie di poeti visuali internazionali, volumetti di 16 pagine b/n in 35 copie numerate e firmate. L’iniziativa continua con successo al ritmo di due numeri per anno. Così, in sordina, nominando il ’98 siamo giunti ai 20 anni, anno in cui esce un numero con 20 opere manuali con il titolo “Buon Compleanno”. Poi siccome altri collaboratori volevano festeggiare con noi l’anniversario, uscì il numero successivo “Happy Birthday”, sempre con 20 originali. Per l’occasione alcuni artisti confezionarono un Contenitore per riviste (su disegno di Federica Manfredini), molto gradito ai fedeli raccoglitori dei nostri numeri. Bisogna dire che in tutti questi anni collaboratori e amatori della rivista si sono moltiplicati e molti ci seguono fedelmente, assai meno numerosi sono invece gli abbonati che ci permettono comunque di sostenere le spese tipografiche e il nostro entusiasmo. Nel frattempo i prezzi sono logicamente aumentati, ma si tratta sempre di offerte speciali.

Un’altra iniziativa parallela è stata «Pâté de Voix», rivista parlata. Si tratta di una rivista in cassetta di cui sono usciti 9 numeri, la prima nel 1985 con 22 poeti, di cui 13 poeti sonori. In seguito, le altre cassette comprendevano esclusivamente poeti sonori internazionali. Anche questa iniziativa si è esaurita da sé, dopo il numero nove del 1999, ma rappresenta una significativa documentazione della poesia sonora in un periodo di grande creatività. Cinque anni passano in fretta, arriviamo ai 25 anni,“Bon Anniversaire” sempre numero speciale, un brindisi e via! Cinque anni passano in fretta ed eccoci ai 30, semplicemente “Trent’anni” ma con copertine d’autore, fatte appositamente dai fedelissimi collaboratori.

Durante tutti questi anni abbiamo anche organizzato qualche incontro di poeti, rassegne di riviste, performances, mostre di poesia visuale, e di Mail Art, oltre alle mostre di libri d’artista già citate. Inoltre, abbiamo partecipato noi stessi a moltissimi eventi culturali, ai quali eravamo invitati sia come artisti che come editori della rivista, in tutta Europa e oltre oceano. Una profonda amicizia ci lega a molti dei nostri collaboratori, assieme a loro abbiamo superato difficoltà, abbiamo condiviso entusiasmi, allegria, progetti. Abbiamo scritto e ricevuto migliaia di lettere (gelosamente conservate), conosciuto centinaia di artisti, alcuni li abbiamo ritrovati dopo tanti anni, di altri non ne sappiamo più nulla ma forse torneranno, alcuni non torneranno perché sono morti ma restano tra le pagine dei nostri piccoli libri e continuano a percorrere la nostra strada.

Come dicevamo prima, dopo trent’anni si può continuare ma, senza fare troppo rumore? Nel dubbio siamo arrivati alle soglie dei 40. È il momento di fermarci, di cambiare? Qualche nuova idea già frulla per preparare nuove gourmandises. Abbiate fiducia nella nostra incosciente creatività. Quasi dimenticavo di specificare che il mio compagno di avventure è Alberto Vitacchio con cui condivido le gioie e le fatiche di tutte le Offerte Speciali.


Biografia di Carla Bertola


 

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Una risposta a “CARLA BERTOLA, «Offerta Speciale». Ricettario di Poesia Internazionale”

  1. Salve Signora Carla!sono una vecchia alunna del prof. Vitacchio il mio nome e’ Spallitta Monica .Grazie al prof.scrivo da quando faccio le scuole medie e oggi a 39 anni posso dire che la poesia e’ per me “porto sicuro dell’anima”mi piacerebbe molto riabbracciare il prof. e conoscere lei di persona.Spero arrivi a voi questa mia.Un grande sorriso Monica.

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