ALFONSINA CATERINO, Sorprendenti universalità insorgono dalle prodigiose invenzioni di Carlo Bugli

Si è aperta il 7 febbraio 2018, presso il Movimento Aperto di Napoli, la Mostra Personale di Carlo Bugli, che rimarrà allestita fino al 28 c.m. – Si tratta di disegni suggestivi e fantastici che attraverso acrobazie segniche, riescono magicamente e con sapiente leggerezza, a cancellare nel visitatore, l’idea di mondo, come rappresentata fino all’attimo prima. Prefigurazioni infatti, di oggetti inidentificabili, creature mostruose, faune marine orrendamente trasfigurate, ominidi deformi,  macabri  e affascinanti, nel loro sottile e raffinato esistere, sembrano risucchiare gli occhi che guardano, per trasportarli in uno spazio esistente, fuori dal tempo! ‒ Ammirando queste sorprendenti fascinazioni intrauniversali, si viene catturati e proiettati in “sconosciuti mondi” che rendono la vita, un paradossale dono, infinito! Il “mai visto”, permea di curiosità lo spirito e sperimenta sul pensiero, suggestioni inconsce che inondano l’animo, con immaginazioni rese “possibilità” da un’incosciente e movimentato dinamismo. Candido che scorre lo spazio bianco, affinché plachi la furia agitata in mano all’artista, quale flusso inondante dimensioni percepite e trattenute, in attesa della “rivelazione”! ‒ Carlo Bugli, Direttore di Riviste, scrittore e poeta, con questa Mostra, connotata da una prorompente energia, fa risaltare  tutta la sua maturità creativa, che ricerca e sperimenta, nel tratto grafico-espressivo, deformità ed angosce, di un uomo nudo e inquieto. È disposizione compulsiva, quella che muove la penna creatrice, nell’urgenza di frammentare ogni cosa, come liberazione dal sé affinché il corpo, staccato dal tutto,  possa posarsi a riposare, su piani visionari e pacifici… ‒ Cosa che mistericamente avviene, sulle complicate e affascinanti tavole disegnate con penna, china e tempera, ospiti delle folte schiere di elementi ricchi, ibridi e tanto comunicativi da sembrare al par nostro, scrutarci, raccapricciati e divertiti! Ma anche “abituati”, dal passato storico di Bugli, nel transitare un cammino grafico che risale nel tempo, a Biasi, Colucci e M. Persico, fondatori, nel 1958, del Movimento di Pittura Nucleare. E del suo assunto, di automatismo del segno, come automatismo psichico che tende, a spostare ogni realtà, dalla “realtà”, in un caos materico disgregativo, affinché disperdendosi, ogni realtà vivifichi, da sé, altre infinite realtà. Tutto ciò come cardiopalmo che agita un uomo indomito che effonde le proprie potenzialità, nel bisogno precipuo di rendere immateriale, la materia, (Gillo Dorfles)… In questo Bugli riesce superbamente.


Biografia di Alfonsina Caterino


 

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