ALFONSINA CATERINO, “Le verità bugiarde” di Marisa Papa Ruggiero

Ho letto il libro “Le verità bugiarde” di Marisa Papa, la prima volta, nel 2009 e l’ho riletto nel 2021 edito da Oèdipus che reca nella prima pagina di copertina, l’immagine fantastica a firma di Mario Persico, intitolata “Viaggio patafisico”. Anche la seconda lettura, come la prima alla fine mi ha, fra tutte le sensazioni provate e i sentimenti accesi, lasciata colma del bisogno di leggere daccapo! Ho trovato questo libro intenso, vibrante di  domande, enigmi, risposte insoddisfacenti, profili efficacemente vergati su un uomo che la scrittrice rende  personaggio il quale, pur strutturato per affrontare le realtà post-contemporanee, liquide, empiriche e travolgenti, mai ottiene risposte esaurienti nella disperata lotta che conduce e solo si rivela, infine, speculatrice del suo disadattamento perpetuamente conclamato dalla consapevolezza che nulla è vero. 

Le verità infatti sono tante per quanti sono gli esseri umani i quali esistono nel pensiero e l’affermano come invenzione la quale, mentre passa dai circuiti sinaptici alla vocalizzazione, posa nelle braccia della realtà, enti, sussurri, grida, assalti, frammentazioni del proprio essere  che solo in sé stesse riescono a  catturarsi, in quanto nel proiettarsi fuori, assumono una connotazione imprendibile, ascrivibile al dato dell’irrealtà visionaria, surreale, ma al contempo concreta che proclama vero il possibile, quale dimensione infinita della vita. 

L’autrice nel testo sembra non tralasciare alcuna voce  avvertita nel suo interno,  il quale le fa pronunciare ed instaurare dialoghi tra essere e vero ‒Questi sonotermini polivoci ‒. Concettualizzano tutte le figure del libro e le  esprimono,  per recuperare il significato più autentico della nozione di verità, attraverso la comparazione dialettica, già trattata da Aristotele, per far luce sulla multivocità dell’essere e la monovalenza dell’aletheia.

Dunque, Erg, §, Vian, Mask, Ex, Post, Kur, Kros, sono tutti “Personaggi in cerca d’autore” e,  non sono “sei”, come quelli descritti da Luigi Pirandello nel suo dramma; il loro numero infatti, comparato all’attività della mente, comprende il concetto d’infinito il quale si esplica nella persistenza della realtà e della sua totalità che esiste, oggettiva ed indipendente. Ogni assunto quindi, espressione, concetto, idea, ammissione e negazione delle maschere che abitano l’uomo, da prima della nascita, vive nel libro di Marisa  universi della lichtung, strati cioè che precondizionano qualsiasi luce ed ombra, consentendo ad entrambe di essere tali, come afferma il pensiero fondamentale di Heidegger.

Ecco allora che le verità si svelano in loro stesse bugiarde dualità del  nascondimento  incui ilpensiero dell’uomo nasce avvoltoParlano le maschere, si incontrano, vivono vite intense, teatrali e nulla non consente loro di ricreare nell’istante che diviene, mistificazioni e trasformazioni di concetti, intuizioni ed emancipazioni afferenti mondi concreti  in cui accade di esistere tra infinite verità. Ed è questa la “verità” fondamentale di cui ci fa dono la sensibilità dell’autrice, consapevole che la condizione umana addotta quale infinita rappresentazione scenica, attraverso i volti allucinati da soluzioni ineluttabili, può dispiegare d’ogni contenuto, la parte attiva e sostenerla anche come attiva morte, per non lasciarsi morire passivi. 

Proseguire, dunque, il mandato di vivere, ricercando nei tratti delle luminosità improvvise, le realtà situate al di là delle realtà esistenti, senza mai finire l’intento tacito, di guardare e guardarsi distanti da sé, oggetti della realtà e della sua oggettiva “veritas”.

Erg – La dualità? Questo per dire cosa, l’assurdità dello specchio che non ti riflette? La superfluità della figura specchiata?

§ – Questo per dire che se ciò avvenisse, assieme  a quest’ultima, diverrebbe superfluo l’intero sistema in cui essa viaggia, e non solo: il suo intero bagaglio con tutto il suo campionario creativo si svuoterebbe… Resterebbe il libro CHE NON SI PUÒ SCRIVERE.

Erg – Non il mio. Il mio è rimasto aperto.

§ – Cosa te lo fa pensare?

Erg – Gioca ad indovinarmi, s’inventa continue uscite, fuori di sé, fuori le righe, svincola e si sospende, mi precede…

§ – Potrebbe sparire nei tanti recessi ciechi, oppure…

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Marisa Papa Ruggiero

Le verità bugiarde

Oèdipus, 2021, pp. 136

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Biografia di Alfonsina Caterino

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