AFRO SOMENZARI, Tastieramobile (Duemilaventi)

POESIA ITALIANA CONTEMPORANEA


Andaturaoggi

Il solo cammino
Sotto colpi di povere cose
E voler essere stanco a ogni costo
Ma letizia di gambe
Con giro dentro le ginocchia
Senso di sutura aggiunta
Ruggine e angoli al passo
Così si calpestano i morti
E i vivi uguali

Già vecchi erano ieri
I giovani che vanno oggi per la via.

 

 

Giallocanale

Sarà una lingua di profilo
Sarà il becco giallo di merlo
Sarà la punta rubizza del bastone
O la puzza di spugna che va a male
Ma io mi ritrovo solo sul bordo di un canale.

 

 

Pugiledavantino

All’arrivo
C’era quasi nessuno
Un naso da pugile e occhi viola
Un docile pudore
Di vampiro un’anima gentile

Ombre di lerci fanti
Su stivali arrugginiti e spalle corte
Poco sangue di ferita
E l’unica lacrima
Ogni volta che giri l’uscio
E ritorni poi e la sera ritorna

Tu che ridi e gli altri seduti
A guardare gli stessi di prima
Quelli col davantino di seta
Partiti al volo come argonauti.

 

 

Pollofango

È questo
Attraversa i binari
Questo allontana le stazioni
Un pollo spennato pronto
Alla bollitura
Che cosa vuoi
Che ti allattiamo con polvere di cane
E carta di zecche
E pulci sono le parole
Pulite dal fango
Che prima ti abbelliva
In tentativo ebbro
S’arrotola dentro lo stantuffo
Un rullino di negativo
Con dentelli di filo spinato.

 

 

Tastieramobile

Più sentito il peccato al limite
In difesa dura del tempo massimo
La ferrovia e le città a tastiera
Buche e canali pagine
Mute di sospetto e parole
Imprecise storte ferite
Dettate a inchiostro simpatico
Che sia polvere sul mobile
O goccia che corre appena
Dentro il bicchiere colmo di carta
Mozzicone di scorta
Piccolo foro delicato gelo.


Biografia di Afro Somenzari


 

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