ANTONIO AMENDOLA, Scriptagrafie 2024

Il mio lavoro visuale non nasce sulla linea della poesia-visiva, bensì sulla risoluzione di rendere segno e notazione alfabetica, materiali, che nascono per l’improvvisazione vocale. I voice-(s)-core (2019) si situano in questo solco alcuni pubblicati sulla rivista on-line «L'Age d’Or» di Marco Palladini, si tratta di tavole in bianco-nero che attraverso segni, linee, curvature e altro sono da leggersi per l’improvvisazione vocale con riferimenti a tecniche non-convenzionali (canto difonico, click-tongue, indian mouth, stretching, bass vocal funk, vocal frey e ululation). Da questo lavoro sono nate nel 2021 le scriptagrafìe alcune pubblicate sulla rivista on line «Utsanga» che invece si situano, come tavole di segni nel solco delle scritture di confine (asemiche, asemantiche, illeggibili,) qui invece c’è l’imitazione della scrittura in bianco-nero con riferimenti vari (xilografia, fumetto, giornale cinema, pittura informale) in queste scriptagrafìe 2024, il segno spesso è tracciato da una linea unica che si muove dentro macchie, come scarabicchi, scarabecchi e scarabocchi in relazione ai supporti utilizzati (carte ruvide, cartoni, carta da pacchi tele, plastificati, quaderni e calendari). Si cerca di sconfinare i limiti della scrittura.

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Biografia di Antonio Amendola


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