
Franco Panella vive e opere a Monreale. Docente di discipline artistiche nelle scuole medie statali. Dal 1970 è presente nelle più significative rassegne d’arte regionali e nazionali. A Monreale nel 1972 si accosta alla decorazione musiva, molte opere rispettano la struttura compositiva fino al 1975. L’anno successivo le calamità naturali come terremoti, eruzioni dell’Etna (e quelle volute dall’uomo), inquinamento, Beirut e Vietnam diventano centri di interesse ed incominciano a prendere forme, colori nelle sue tele, Nel 1978 lo interessa la figura del “fratacchione” colto nei momenti ufficiali e privati. Il fascino del Duomo di Monreale, una Madonna di Andrea del Sarto, la Gioconda di Leonardo segnano dal 1981 al 1984 un particolare interesse di “recupero” e di “intervento”. Il Comune di Montevago nel 1983 gli allestisce una personale alla “Città dei ragazzi”; in questa occasione Franco Panella dona un polittico, una grande opera su tela, “Robotizzazione dell’uomo” del 1974 che si trova nell’aula consiliare. Nel 1986 il Comune di Santa Margherita di Belice organizza una personale nella villa del Gattopardo dei Principi di Cutò, l’artista riprende il tema della catastrofe di Cernobyl realizzando un polittico oggi nei locali del Comune. Nel 1987 realizza il monumento alle vittime del sisma del ’68 a Montevago. Dal 1992 la sua attenzione è rivolta alla ricerca verbo-visuale, crea una scrittura plastica: opere pittorico-plastiche in successione ritmo-numerica. Nel 2000, in occasione del Giubileo, dona due opere ai Beni Culturali della Chiesa Pontificia Commissione Vativiana di Roma. A Montevago nel 2001, nell’ambito della manifestazione “Arte in città”, realizza l’installazione “Onde rosse catturate” con un frammento narrativo di Vincenzo Consolo, a cura di tanino Bonifacio. Nel 2002nel Parco letterario G. Tomasi di Lampedusa di santa Margherita di belice, per il dono della Bellezza, presenta l’installazione “Finestra-Memoria/Dal Buio alla Luce”. Nella personale alla Galleria d’Arte Studio ’71 di Palermo, nel 2003, l’attenzione è focalizzata sui “Muri ed Ombre da Gaza”. Nel 2004 Scultura-Installazione alle vittime dell’11 settembre 2001. Montevago piazza Lucia Grifasi. Dal 2005 la poetica dello sguardo che induce alla ricerca del “silenzio visivo”, opere tra “materia e sguardi” e luce e sguardi mediterranei” segnano un’esplorazione verso l’invisibile e l’imprevedibile, viaggio dirompente tra presente e passato articolato dalla luce.
Collaborazioni di Franco Panella: