Stefano Taccone è nato a Napoli, 1981. Vive a Milano per lavoro. È dottorato in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica presso l’Università di Salerno. Dal 2013 al 2015 ha insegnato storia dell’arte contemporanea presso la RUFA – Rome University of Fine Arts. Ha pubblicato le monografie Hans Haacke. Il contesto politico come materiale (Plectica, 2010); La contestazione dell’arte. La pratica artistica verso la vita in area campana. Da Giuseppe Desiato agli esordi dell’arte nel sociale (Iod, 2015); La radicalità dell’avanguardia (Ombre Corte, 2017); due volumi di racconti (Sogniloqui, IOD Edizioni, 2018; Morfeologie, id., 2019); il romanzo Sertuccio (Iod Edizioni, 2020) e raccolte di poesie (Alienità, Edizioni Divinafollia, 2019; Terrestri d’adozione, Edizioni Progetto Cultura, 2021; Sciogliete le rime, Campanotto Editore, 2023). Ha curato i volumi Contro l’infelicità. L’Internazionale Situazionista e la sua attualità (Ombre Corte, 2014); Salvatore Manzi EXZAK (Phoebus, 2014). Collabora stabilmente con le riviste «Segno» ed «OperaViva Magazine». Suoi scritti sono stati pubblicati sulle riviste «Boîte», «sdefinizioni», «Roots§Routes», «Titolo», «Tracce», «undo.net».
Collaborazioni di Stefano Taccone:
- Bambino strozzino
- Marisa Papa Ruggiero: evocare e velare prima dell’urlo
- Esorcizzare i fastidi del sonno
- A tu per tu col multiforme autunno
- La poetessa e la bambina
- Le acque cangianti nel canale del tempo
- I mille “Risvolti” della poesia
- Chi è senza viatico scagli la prima pietra. “Viatico per peccatori” di Rosaria Ragni Licinio